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Aireen Larstrom, Scheda Approvata

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Rumi-chi
CAT_IMG Posted on 12/7/2011, 19:43




aireen


Nome: Aireen
Cognome: Larstrom
Soprannome (facoltativo): Red
Anni: 27
Parentela: //
Razza (umano/ anima): Umana
Storia:Aireen nasce a Dallas, in Texas. All’età di sette anni si trasferisce con la famiglia composta da Mamma, Papà e un fratellino di due anni a San Diego. Qui cresce e, seguendo la sua vocazione di violinista entra al conservatorio. I suoi studi procedono eccellentemente. Entra a far parte dell’orchestra universitaria quando ancora frequenta l’ultimo anno di superiori. All’età di diciannove anni diventa ufficialmente il primo Violino.
La sua vita sembra scorrere tranquillamente, come quella di ogni giovane della sua età ma, la tragedia è dietro l’angolo.
Due anni dopo aver fatto il suo debutto con la Filarmonica di San Diego la sua famiglia viene brutalmente uccisa da un pazzo scappato non si bene come dal carcere. La povera Aireen li ritrova dopo essere tornata a casa dalle prove. Sua madre abbracciata a suo fratello minore, suo padre sulla poltrona. Tutti e tre morti con un maldestro colpo di pistola dritto in fronte.
Il colpevole non verrà mai trovato.
La ragazza, colpita nel profondo dalla tragedia perde l’uso della parola.
A raddoppiare la dose arriva anche la lettera che senza spiegazioni o giustificazioni apparenti la dichiara ufficialmente fuori dalla Filarmonica.
Aireen viene spedita da centinaia di psicologi e psichiatri differenti per aiutarla a risolvere il suo problema ma per i due anni successivi nessuno la sente parlare. Non una sola sillaba.
Ormai orfana e con nessuna voglia di lasciare la California per andare dai parenti in Texas decide di rimanere nell’ultimo Ospedale in cui è stata ricoverata. Stringe un forte legame con una delle infermiere e di tanto in tanto, tra una terapia e l’altra, la assiste con i pazienti anziani con malattie terminali. Non può comunicare, è vero, ma sa che a loro basta una persona che li stia ad ascoltare. Così rimane, giorno dopo giorno, ad ascoltare tutte le storie dei pazienti rispondendo a tutti con un sorriso genuino.
Poi, qualche tempo dopo aver compiuto i venticinque anni si accorge che qualcosa nel mondo non va. Ancora assidua frequentatrice dell’ospedale viene a conoscenza che Tom, un uomo di cinquant’anni affetto da un tumore al cervello con cui aveva fatto amicizia, è stato dimesso poiché era completamente guarito. Aireen stessa lo vede uscire con le sue gambe dall’ospedale.
Sospettosa decide di fuggire.
Non aveva più, in ogni caso, motivo di restare. La sua amica infermiera Joyce, si era dimessa da qualche mese e lei si era ripromessa di andarla a trovare appena possibile.
Così, senza destare sospetti, raccoglie le sue cose e fugge.
Arrivata fuori dalla città nuovi problemi si ripresentano: non sa dove andare, non conosce posti sicuri. Non ha cibo né acqua e i pochi soldi che possiede li ha rubati dai portafogli di medici e infermiere.
Ci mette un po’ ma alla fine si decide: non avendo più nulla da perdere decide di rubare qualcosa e di fare una follia.
Aspettando la sera si addentra in una casa e ruba la prima cosa che vede: una moto da cross. Non ne ha mai guidata una ma non si fa problemi. Riuscendo ad accenderla non si sa bene come monta in sella e scappa via.
Per sua fortuna il serbatoio è pieno e riesce ad arrivare alle porte del deserto, nella cittadina di Tecate. Con i soldi rimasti fa un altro pieno e compra cibo a acqua. Calata la notte prosegue fino a La Rumorosa. Piena di terra e sabbia entra in un bagno pubblico e si fa una doccia fredda. Stanca e affamata si reca in una tavola cada. Finito il pranzo fa gli occhi dolci ad un cameriere e, dopo averlo lasciato libero di palpare un po’ gira i tacchi e, a bordo della moto tira dritto nel pieno del deserto.
In un solo giorno percorre una distanza incredibile riuscendo a raggiungere casualmente una grande roccia altissima. Essendo perfetta da usare come nascondiglio provvisorio getta la moto ormai inutile e si stende sulla sabbia in cerca di sollievo. Ma il caldo che in moto, grazie al vento, era stato tollerabile, diventa insopportabile. I suoi lunghi capelli rossi sono il fastidio più grande. Apre il sottosella della moto e di fortuna trova un coltellino svizzero con cui si taglia i fili fiammeggianti. Non avendo uno specchio non può capire come siano usciti ma ben presto si rende conto che quella non è la cosa di cui preoccuparsi maggiormente.
La sera scende e il freddo si fa sentire. I lamenti dei coyote echeggiano tra le montagne e la paura la assale.
Inizia a piangere, piange sempre più forte e ancora di più. La gola brucia così come gli occhi ma Aireen non riesce a smettere. Erano passati anni dall’ultima volta che un suono di qualunque tipo fosse sfuggito dalle sue labbra e adesso urlare le faceva dannatamente male.
Svenne.
Al suo risveglio il paesaggio era cambiato. Non c’era più cielo ne sabbia.
La roccia aveva preso il posto di entrambi.
E, da quel giorno in cui era stata salvata dal vecchio Jeb, assistita da Doc, era rimasta nelle grotte. Aveva legato con tutti e aveva passato il tempo in silenzio. Aiutava ovunque ce ne fosse bisogno ma il luogo in cui prediligeva stare era la grotta alla fine del tunnel meridionale. Aveva passato gli ultimi anni della sua vita tra ospedali e centri psicologici e quel posto che loro chiamavano “Ambulatorio” le sembrava più accogliente che mai. Da quelle grotte aveva assistito impotente alla conquista delle anime, alla morte non fisica ma psicologica della sua specie.
Dopo l’arrivo dell’anima da tutti soprannominata Wanda, come in un miracolo, Aireen riprese a parlare. Nessuno sa bene come sia successo, si sa solo che una mattina di punto in bianco, dopo aver incrociato Ian e Wanda ha rivolto loro la parola. Lo stupore dell’uomo sorprese tutte e due: sia Wanda, che non capiva molto cosa fosse accaduto, che Aireen stessa. Evidentemente il desiderio di parlare all’anima era stato più forte di qualunque altra cosa le impedisse di parlare.
Da quel giorno Aireen poté finalmente partecipare alle discussioni e ribellarsi quando qualcuno si ostinava a chiamarla con il nome che Jeb le aveva dato dopo aver visto i suoi capelli fiammeggianti: Red.
Per tutti Aireen era Red.
Per Wanda Aireen era Aireen.
Mai la povera Aireen fu più felice che in quel posto con quelle persone, quelle persone che lei definiva: La Mia Famiglia.
La sua vita, da sempre composta da “se” e “ma” può finalmente continuare tranquilla.
Attore prestavolto: Bryce Dallas Howard (se possibile mi piacerebbe questa foto: www.imgbase.info/images/safe-wallpa...d_wallpaper.jpg)

Ps: questo è il primo GDR a cui partecipo di conseguenza è anche il primo PG che creo. Se c'è qualche cosa che non va fatemelo sapere.
Grazie.

Edited by °°•Wanda•°° - 12/7/2011, 21:20
 
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°°•Wanda•°°
CAT_IMG Posted on 12/7/2011, 20:20




Scheda approvata!
Questo è il codice che userai per ruolare:
CODICE
<div style="float: left; margin-right: 10px">[IMG]http://img146.imageshack.us/img146/7839/aireen.png[/IMG]</div> [size=7]<i><b><u>Nome e Cognome personaggio
</u></b></i>[/size] <sub>[size=2]razza[/size]</sub>

Scrivi qui il tuo testo



CITAZIONE (Rumi-chi @ 12/7/2011, 20:43) 
(se possibile mi piacerebbe questa foto: www.imgbase.info/images/safe-wallpa...d_wallpaper.jpg)

certo, va benissimo ^^
 
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1 replies since 12/7/2011, 19:43   83 views
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